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Pubblicato da il cerchio dei sogni in fibre tessili · 29 Ottobre 2021
Tags: cotonecomesiricavaicotonestoriadelcotone
IL COTONE

Iniziamo oggi un nuovo argomento che sono sicura interesserà a tutte noi: le fibre tessili.
La prima fibra tessile che andremo a conoscere è il cotone.


Quella del cotone è la più importante e diffusa tra le fibre tessili vegetali.
La produce, sotto forma di bioccoli lanuginosi, una pianta della famiglia delle malvacee (Gossyplum) che cresce nelle regioni a clima caldo-umido.
La bambagia, dalla quale poi si ottine il filato, può essere a fibra più o meno lunga, fine, morbida, elastica e di colore più o meno bianco; ma, al microscopio, le fibre di cotone si presentano tutte nastriformi, avvolte con regolarità su loro stesse e provviste di un canaletto centrale, detto lume.
Quando il frutto del cotone (che è una capsula sferica di notevole grandezza) è maturo, si apre spontaneamente, lascindo apparire la bambagia, fra cui si trovano i semi: questo è il momento propizio per la raccolta.
La bambagia viene poi sottoposta alla sgranellatura (con cui la si libera dai semi, che serviranno per la produzione dell'olio di cotone) ed è compressa in balle e spedita alle filande.


Qui i boccioli di cotone vengono aperti, battuti, sfilacciati, pettinati, ridotti in una striscia morbida e lunga, detta lucignolo.
Il lucignolo, allungato e stirato, diventa filo, prima grosso, poi nomale;  il filo viene ancora abbinato, ritorto, magari mercerizzato (cioè reso più morbido e lucente con un trattamento a base di soda caustica) e, infine, tinto e confezionato in rocchetti, matasse, gomitoli o adoperato per la tessitura.

I massimi produttori di cotone furono considerati per secoli gli Indiani; se ne ha infatti una prima menzione nelle leggi degli Indù verso l'800 a.C. Reperti archeologici ne attestanon già l'uso intorno al terzo millenio a.C.
Solo vero il 700 a.C. la pianta verrà introdotta a acclimatata nel bacino mediterraneo; la coltivazione e lo sfruttamento si debbono ad Alessando Magno che importò dall'India anche uomini esperti nella sua lavorazione.
Numerose sono le testimonianze scritte e figurate sull'uso dei vari sistemi di filatura del cotone, come nel Vecchio e nel Nuovo Testamento e, in ambiente greco, in Omero, nonchè nelle decorazioni di ceramiche del V secolo a.C.
La coltivazione americana, destinata a fornire più della metà della produzione mondiale, cominciò solo alla fine del XVIII secolo.

In Italia le zone più interessate alla coltura del cotone sono la Sicilia, la Puglia, l'Abruzzo, la Campania e la Toscana.
La praticità e la robustezza di questa fibra ne garantiscono un larghissimo uso e consumo.


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